La Vigor Milano ASD ha adottato il Codice etico in materia di Safeguarding ai sensi delle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n.231 dell’8 giugno 2001 s.m.i.
Attraverso l’adozione del Modello la Vigor Milano ASD intende rafforzare il proprio sistema di controllo interno, garantendo il rispetto dei requisiti di correttezza e di trasparenza, dotandosi altresì di uno strumento di tutela al verificarsi dei reati che prevedono la responsabilità amministrativa della Società stessa.
Come previsto dalla normativa, la Società ha nominato un Responsabile della prevenzione abusi, violenze e discriminazioni a cui sono affidati i compiti di vigilare sul corretto funzionamento del Modello e di curarne l’aggiornamento e la sua corretta applicazione.
Al “Codice Etico in materia di Safeguarding” si affiancano i già pubblicati e adottati codici di condotta e norme comportamentali relativi alla Tutela Minori
Entrambe costituiscono parte integrante del Modello. Il “Codice Etico in materia di Safeguarding” raccoglie un insieme di regole volte a garantire che i comportamenti dei soggetti destinatari del documento, tra cui i collaboratori e fornitori della Società, siano sempre ispirati a criteri di correttezza, collaborazione, lealtà, trasparenza e reciproco rispetto, nonché ad evitare che vengano poste in essere condotte idonee ad integrare le fattispecie di reato e illeciti amministrativi inclusi nell’elenco del D.Lgs. 231/2001.
E’ possibile comunicare eventuali violazioni del Modello scrivendo una lettera a info@vigormilano.it al Responsabile della prevenzione abusi, violenze e discriminazioni che è tenuto a garantire la riservatezza delle segnalazioni ricevute e, se richiesto, l’anonimato del soggetto segnalante.
La Vigor Milano ASD riconosce e si impegna a tutelare, adottando le più opportune misure organizzative e di controllo, il diritto fondamentale di tutti i tesserati ad essere trattati con rispetto e dignità, nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore prevalente rispetto al risultato sportivo. Tutti i tesserati hanno diritto a svolgere l’attività sportiva in un ambiente consono e degno, e rispettoso dei diritti della personalità e della salute.